[
cette interview est parue dans la revue Exibart
(Italie) en janvier 2003 ]
pavu.com: la (net) art dell’informazione
Un’intervista giocosa, un esercizio di traduzione e una concreta
alternativa al concetto di avanguardia. Abbiamo incontrato i pavu.com,
collettivo francese che considera la net art un esercizio di upgrade linguistico.
Con due possibili direzioni di lettura...
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Si chiamano pavu.com e sono un collettivo di net-artisti francesi. A partire
dal 1999 hanno deciso di lavorare nel no-profit con l’organizzazione
– nominale – di una società per azioni. Paul Dupouy
ne è il presidente (Chief Président), Clément Thomas
l’Officer Général e Jean-Philippe Halgand il direttore
esecutivo (Executive Directeur). Per questo motivo ostentano con ironia
il .com del loro dominio, combinandolo con il suono di pavu, che in francese
suona come pas vu, mai visto. Le regole del loro gioco si applicano
innanzi tutto al linguaggio, inteso come insieme di relazioni fra ‘mente
e oggetto’ ed esplorato attraverso parole chiave come En-gArde,
Next Route, After Contemporary e Plining. Ne risulta un glossario
di neologismi creato secondo le modalità del pastiche e motivato
dalla volontà di rinnovare la lingua delle istituzioni artistiche
e del mercato che ne costituisce la sfera d’azione. In questo modo,
l’ibridazione fra termini inglesi e parole francesi, tecnicismi,
gergo informatico e artistico, assonanze e associazioni verbali diventano
occasione per la fondazione di un sistema di corrispondenze alternative
fra oggetti artistici e lessico.
La relazione fra pavu.com e linguaggio è, infatti, di pura
‘invenzione’ a partire dal loro nome:
pavu.com : ‘Abbiamo inventato il nome pavu (aka Popular Arts Value
Upgrade) durante il Lorient Internet Festival tenutosi in Bretagna nel
marzo del 1999, seduti intorno a un tavolo coperto di bottiglie di vino
e di corpi color vinaccia (n.d.a.: nel caso di ‘wine bottles and
wine bodies’ il gioco di parole è fra ‘wine’
come bevanda alcolica e ‘wine’ come aggettivo che individua
una particolare gradazione cromatica). Quel giorno perdemmo il treno per
tornare a casa – quindi scegliemmo il percorso successivo (n. d.
a.: in inglese, ‘next route’, ovvero uno degli elementi centrali
dell’estetica di pavu). Il gruppo al completo si incontrò
a Parigi nel settembre del 1999, fondò pavu.com e lanciò
il primo razzo’.
Della Rete utilizzano, a seconda delle esigenze, la struttura
connettiva, gli spazi e i formati. Alla domanda perché lavorate
in Rete e con la Rete rispondono:
pavu.com : Lavoriamo nel luogo in cui ci troviamo. Ci siamo incontrati
su Internet e lavoriamo in Internet con tre obiettivi: inventare, formarci,
camminare (n.d.a.: gioco di parole fra ‘train’ e ‘walk’:
come verbo, ‘to train’ significa ‘allenare’, ‘formare’,
mentre il sostantivo ‘train’ vuol dire ‘treno’).
Tutti e tre corrispondono al lavoro di fusione e affinamento della En-gArde..
Lavorate con la nozione di En-gArde, ma che cosa direste dell’avanguardia
– avant-garde?
pavu.com : ‘L’avant-garde è il finestrino posteriore
di una macchina da collezione. Napoleone era solito dire che "la
funzione di un’avanguardia, o di una retroguardia, non è
di avanzare o di ritirarsi, ma piuttosto di manovrare. Per questo motivo
pavu.com dice: "Dimentica l’avant-garde ! geT reAdy for the
En-gArde!" (n. d. a.: in francese, preposizione ‘en’
si utilizza in espressioni come ‘manovra in avanti’ o ‘indietro’
e, per assonanza, ricorda anche la formula ‘in guardia!’)
Perché fate Information art e con quale obiettivo?
pavu.com : Non c’è un ‘perché e con quale obiettivo’,
ma piuttosto un dove e come. Di norma cerchiamo di avere un rapporto ravvicinato
con i materiali informativi grezzi che impieghiamo nel nostro lavoro.
È l’attenzione alla posizione rispetto ai dati che ci aiuta
a realizzare un UpGrade.
Come definireste un’azione ‘plining’ e in quale
modo il plining act interagisce con la vostra estetica ‘informazionale’?
pavu.com : Ciò che caratterizza le arti informative calza perfettamente
con un solo concetto: Plining. Plining è la La technology di pavu.com;
si riferisce a un intero processo di ingegneria dei dati: dall’
“addestramento” dei dati all’acquisizione, sempre da
parte dei dati, di una maggiore agilità informativa, sino al Prodotto
finale. Il Plining presuppone l’Upgrade e il movimento di oggetti
informativi. Di fondo, tutto può essere riciclato e le arti informative
non costituiscono eccezione a questo principio. Quindi ci si può
aspettare che l’UpGrade di una definizione venga fuori nel corso
della Marseille Gloss-Songs Conference (n. d. a.: performance tenutasi
a Marsiglia nel mese di novembre). È questo che intendiamo per
"the Next route Plining!"
Vi presentate come pavu – after contemporary. Che cosa viene
After Contemporary?
pavu.com : Tomorrow ! (http://www.pavu.com/hewlett-horner/HHkaraoke.htm)
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federica martini
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